Siamo al finale di stagione, l’ultima prova della Veneto
Cup in "coabitazione” con lo storico Trofeo d’Autunno che raccoglie idealmente
il testimone del cross country regionale per ancora un mese o poco più.
Una gara con partecipazione importante: poco meno di 500
gli iscritti in totale, con la più che gradita presenza di alcuni che
consideriamo ragazzi e ragazze, ma sono ora giovani atleti uomini e donne che
vestono stabilmente le maglie azzurre della nazionale. Atleti che hanno
compiuto la prima parte del loro percorso nelle "nostre” gare, per arrivare
grazie ai loro meriti a risultati importanti. Non è comune, per una gara bella
e ben organizzata ma a carattere regionale, vedere al via così tanti atleti che
hanno vestito o vestono ancora maglie iridate, europee, tricolori assolute e di
categoria. Per loro, ci è lecito immaginare che sia un po’ come "tornare in
famiglia” tra persone che li hanno seguiti e apprezzati dagli inizi volendogli
bene in un clima festoso e gradito. Quando il calendario lo consente tornano
volentieri a correre tra noi e siamo tutti contenti di ritrovarli.
La scelta organizzativa con un numero di partecipanti
ampio, era indirizzata su un percorso sufficientemente "raccolto” e 3 partenze.
In gara uno, protagonisti i Master dai 3 in su. Sul
traguardo Nicola Terrin la spunta di stretta misura, parliamo di M3 su Mauro
Zanier. Anche Antonio Tasca non ha vita facile per vincere la M4 davanti a
Sergio Giuseppin e Luca Kogler, in tre divisi da pochi secondi. Più ampio il
margine con cui la solita "locomotiva” di Gianfranco Mariuzzo si aggiudica la
M5. Nella M6, variante in un duello durato tutta la stagione, stavolta prevale
Roberto Morandin su Giuseppe dal Grande che man mano "cresce” di forma in funzione ciclocross e
Moreno Bianco che però si aggiudica il campionato. Si decide all’ultimo anche
la M7, se la aggiudica di stretta misura Gianpietro Garofolin davanti a
Fabrizio Stefani, volti più che noti. Tra le donne master obbiettivi diversi:
vince Cinzia Sartori e prosegue nel Trofeo d’Autunno, mentre la seconda Tamara
Fabbian "quatta quatta” ma mica tanto, si prepara crescendo man mano di forma alla
stagione imminente del CX.
In gara 2 lo spettacolo degli agonisti di livello internazionale:
l’azione decisiva è di Nicholas Pettinà che si aggiudica l’assoluta davanti a
Nadir Colledani, ai gemelli Braidot, prima Luca e poi Daniele, tutti divisi da
pochi secondi. Immediatamente alle loro spalle vediamo il primo under, Nicola
Taffarel cui segue Mirko Tabacchi. Subito dietro, podio under 23 completato da
Alberto Lenzi e Matteo Vidoni. Manca nella classifica finale Enrico Franzoi,
costretto allo stop per problema meccanico dopo aver a lungo "tirato” nelle
schermaglie tra i migliori.
Dice Pettinà: "oggi
il livello era veramente alto. Oltre ai soliti Franzoi, Medvedev, Vidoni ecc… c’erano
anche altri forti corridori come i gemelli Braidot, Tabacchi e Colledani. Per i
primi 3 di 5 giri mi sono limitato a controllare, cercando di limare. Prima
dell’inizio del penultimo giro sono scattato, guadagnando un po’ di vantaggio.
Fortunatamente dietro non sono o non hanno voluto venire a prendermi, così ho
tagliato il traguardo vittorioso. Molto felice, dedico la vittoria a Mio Padre
Claudio”
La femminile assoluta è per un’altra azzurra proveniente
dai recenti mondiali: la giovane Under 23 Giorgia Marchet "macina” come al suo
solito gli impegnativi saliscendi tra gli argini, con un consistente vantaggio sulla
pur valida elìte russa Vera Medvedeva. Terza al traguardo la tricolore junior Giada
Specia che vince la categoria e conferma anche lei una stagione sempre al
vertice.
Dalla voce di Giorgia Marchet: "era da un po’ che non correvo a Torre di Mosto e devo dire di
essermi divertita tantissimo! Non sapevo come stavo questa settimana mi sono
allenata a sensazione e devo dire che questa mattina stavo molto bene. Dedico
questa vittoria a mia nonna Irma che è la mia tifosa numero 1”
Gli junior come sempre non scherzano mica, ma a Torre di
Mosto il podio è sostanzialmente un "affare di casa”: vince Federico Ceolin
davanti a Ramon Vantaggiato e Christian Martinuzzi, con il solo Loris Mazzucco,
protagonista di un ottimo finale di stagione a insidiare da vicino il
predominio degli atleti locali.
Master giovani in gara 2: continua la progressione di
Nicola Marson che vince netto tra gli ME, arriva dalle Valli del Natisone uno
dei "fratelli gubana” Denis Vogrig e si aggiudica la M1 sui sempre competitivi
Christian Toffoli ed Endes Lorenzon. Senza discussioni la M2 a Manuel Piva su
un pur sempre ottimo Andrea Tonel.
Finale in gara 3 con le giovanili, gare ben "battagliate:
tra gli Esordienti 1 anno vittoria per Francesco Schiavinato su Tommaso Cafueri,
nei secondo anno primo Thomas Serena davanti a Gabriele Mazzucco ed Edoardo
Bolzan, tra le ragazze più giovani vince Denise Faiola su Elena Tomasella e
Giorgia Mengotti.
Tirata come sempre la gara più veloce tra i giovani, gli
allievi 2° anno: torna al successo Gianni Vazzola di stretta misura su Tommaso
Mezzacasa ed Alberto Capoia, sempre loro a "giocarsela” nel finale. Tra i primo
anno successo per Carlo Penzo con un discreto margine sulla coppia Gerardo
Artusato ed Alberto Zanella.
Le ragazze allieve arrivano in quattro, molto vicine lo
spunto per la vittoria è di Camilla Cassol, di stretta misura su Camilla
Cattai. Completa il podio appena più in là Erica Campagna ma a un soffio è lì vicina
anche Margherita Vello.
Si conclude con la consueta ospitalità di Torre di Mosto,
una delle "cittadelle” più attive nella specialità XCo, su tutti i fronti.
Questo è stato l’ultimo appuntamento agonistico di
stagione. Poi, chiuse le classifiche, l’attesa sarà per l’evento delle premiazioni finali, ospitato come nelle ultime
edizioni da Banca Prealpi
nell’Auditorium della sede centrale a Tarzo. L’appuntamento per premiati,
società ed appassionati è per il pomeriggio di Sabato 6 Ottobre.
Comitato organizzatore Veneto Cup
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