Buon anno dal Giro d’Italia
Ciclocross! Il 2020 della corsa rosa del fango è iniziato sul campo già dal
pomeriggio del capodanno: da ieri infatti lo staff dell’ASD Romano Scotti si è
congiunto con quello dell’UC Santa Croce Sull’Arno a Pontedera per dare vita al
percorso che domenica 5 gennaio ospiterà la sesta e ultima tappa
dell’undicesima edizione sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana. Sarà
una sfida triplice, quella toscana, perché se da un lato ci si contende le
maglie rosa, tutte perfettamente in bilico per quanto riguarda le categorie
agonistiche, c’è anche da lottare per il podio del Campionato Italiano di
società ciclocross (lo scudetto è già saldamente sul petto della DP 66 Giant
SMP) e si faranno le prove generali, pesando bene le forze degli atleti, in
vista del campionato italiano assoluto di Schio in programma il prossimo
weekend. Le iscrizioni sono aperte sul portale Fattore k (cercare nell’anno 2020) all’ID 152075.
Quella di Pontedera, tappa
organizzata dalla UC Santa Croce Sull’Arno in collaborazione con l’ASD Romano
Scotti, sarà una tappa speciale perché dedicata a tre persone che, in ruoli e a
livelli diversi hanno lasciato un profondo segno in tanti. La sesta tappa del
Giro d’Italia Ciclocross è infatti dedicata a Francesco Vannozzi, militare
degli Alpini caduto in Afghanistan e, per l’undicesima volta, a Romano Scotti,
capostipite della famiglia Scotti, prima ciclista dilettante e poi direttore
sportivo di lunghissimo corso. Ma a loro si aggiungerà anche il ricordo di Tommaso
Cavorso, ciclista esordiente investito da un’automobile nel 2010, alla cui
memoria è dedicato uno speciale premio per la sola categoria Esordienti 2°
anno.
CHI È STATO ROMANO SCOTTI – Nato nel 1935 a Roma da genitori bergamaschi è
cresciuto negli anni più bui della storia della Capitale, segnata dalle ferite
della guerra e dell’occupazione, forgiando il suo carattere unendo le
tradizioni lombarde di sangue all’esperienza di vita che solo la Roma di quegli
anni sapeva dare. Nell’Italia della rinascita e della ricostruzione arriva il
suo primo contatto con la bicicletta: era il 1946 e Gustavo Gugliemeti vinceva
la prima edizione del Gran Premio Liberazione. Romano era lì, ad osservare con
occhi estasiati quella poesia a pedali di quello che sarebbe diventato "Il
Mondiale di Primavera”.
Negli anni d’oro del ciclismo,
Romano si innamorò della bicicletta e si tesserò per l’allora Unione
Velocipedistica Italiana. Più grandicello passò dilettante con la divisa
biancoceleste nella storica SS Lazio sotto la direzione di Gastone Capacci e
presieduta da Romano Pontisso con la quale si fece notare su tutto il
territorio nazionale e conquistò la maglia di campione regionale Lazio. Non
male per un tifoso della Lazio calcistica!
Da dilettante è stato anche
alla Faema Preneste, nella quale mosse anche i suoi primi passi da DS, per
continuare alla Cosmo di Ceprano. «Quel
ruolo mise in luce il suo essere un uomo semplice, disponibile, aperto,
mentalmente acuto, tanto da capire subito con chi aveva a che fare senza
adeguare mai la sua natura agli altri, mantenendo sempre la sua esuberante
vitalità, il suo modo di essere – ricordano i suoi figli – capace di prendere decisioni immediate nella
giusta direzione, di motivare i ragazzi e soprattutto di capire con uno sguardo
il cavallo di razza su cui puntare. Per tanti atleti da lui seguiti in
ammiraglia è stato letteralmente come un padre».
Poi arrivò il ciclocross,
specialmente quando emerse la predilezione per la disciplina da parte di suo
figlio Fausto, con il quale la tradizione ciclistica degli Scotti è continuata
sia sul campo che fuori gara. Per tutti gli oltre 20 anni di carriera di
Fausto, papà Romano gli era accanto, così come quando fu nominato CT della
Nazionale, rivedendo nel figlio una vita di esperienze e di consigli trasmessi
con paterna spontaneità. Romano non è più fisicamente con noi da 12 anni, ma il
suo spirito aleggia in tutti coloro che praticano il ciclismo con genuina
passione. Basta citarne il nome per far comparire il sorriso sulla bocca di
tanti, indifferentemente del sud o del nord Italia, uniti nel ricordo di una
persona eclettica, originale e dal grande cuore, caratteristiche tramandate nel
suo nome dalla sua famiglia, che nel frattempo si è allargata ben oltre i
legami di sangue. È per questo che il Giro d’Italia è dedicato a lui. Ecco chi
è stato Romano Scotti. A Pontedera, per il suo 11° Memorial, un motivo in più
per dare il massimo.
ARRIVEDERCI CAPANNELLE – Negli ultimi anni l’Ippodromo delle Capannelle di
Roma era diventato un appuntamento fisso per il Giro d’Italia Ciclocross,
emergendo come la location che più volte ha ospitato una tappa del GIC. Per
questa edizione la carovana si allontana da Roma ma l’impianto gestito dalla
Hippo Group resta nel cuore della famiglia Scotti e di tutti i sostenitori del
Giro d’Italia Ciclocross e l’assenza di questo 2020 sarà solo un arrivederci,
come spiega il vice presidente dell’ASD Romano Scotti Sergio Scotti: «Nel meraviglioso ippodromo delle Capannelle
si sono svolti i momenti più belli delle nostre attività dedicate a mio papà
Romano, dai campionati italiani ai Giro d’Italia Ciclocross passando per le
Coppe del Mondo. Siamo intimamente legati a quel luogo, con l’anima ancor prima
che con il fisico. La stima e l’amicizia con il direttore ing. Elio Pautassoe tutti i lavoratori dell’impianto e
dell’indotto sono più saldi che mai e presto saremo di ritorno a Roma con altri
grandissimi eventi, con il supporto del comune della Capitale». Nel 2020 il
Memorial Romano Scotti si sposta dunque qualche chilometro a nord, ma resta
fedele al suo spirito: «Questo
gemellaggio con Pontedera e la UC Santa Croce Sull’Arno ci rende orgogliosi– ricorda infatti Sergio Scotti - poiché
Papà amava la Toscana».
SABATO POMERIGGIO CONFERENZA STAMPA IN CASA
PIAGGIO – La città di Pontedera è
legata a doppio filo con la storia industriale della rinascita italiana del
dopoguerra, luogo di nascita di uno dei simboli del design nazionale tutt’oggi
in produzione: Pontedera è casa della Piaggio e il Giro d’Italia Ciclocross
riceverà l’onore di essere ospitato tra le sue mura. La tradizionale conferenza
stampa pre-tappa si svolgerà infatti nel Museo Piaggio sabato 4 gennaio a
partire dalle ore 17 (via R. Piaggio, 7 a Pontedera) a soli 900 metri dal
percorso di gara.
CONVENZIONI
ALBERGHIERE PONTEDERA - Per la
tappa numero 6 dell'11° Giro d'Italia Ciclocross, da disputarsi nel cuore della
Toscana, a Pontedera, la società organizzatrice U.S. Santa Croce Sull'Arno ha
stipulato delle convenzioni alberghiere con strutture ricettive locali. TUTTI
I PREZZI SONO DA CONSIDERARSI A NOTTE.
Ufficio Stampa
A.S.D Romano
Scotti