JESOLO – Memorabile
è stato già usato a Cantoira. Per Jesolo serve un altro aggettivo. Nel Giro d’Italia Ciclocross dei
record la parola che meglio rende cosa è stata la tappa numero 4, disputata
oggi a Jesolo, è probabilmente "Incredibile”.
Già, perché si stenta a credere ai numeri record, che hanno costretto gli
organizzatori della DP 66 Giant SMP, coadiuvati dagli amici dell’ASD Romano
Scotti, a disporre ben 10 gare in luogo delle 8 originariamente previste
(contando anche lo short track per giovanissimi, una decisione assunta dal DOF
Fausto Scotti in accordo col presidente di giuria). Eppure è così, e al
Villaggio al Mare di Jesolo è andata in scena la corsa più partecipata di
sempre tra tutte le 63 tappe della storia del Giro d’Italia Ciclocross - considerando
quelle disputate in un giorno solo - e anche quella con più partenze in una sola
giornata. Tanto da mettere a dura prova la rete organizzativa tessuta tra la DP
66 Giant SMP, l’ASD Romano Scotti, tantissimi volontari, il comune di Jesolo e
la proprietà del Villaggio al Mare Marzotto, sotto l’egida della Federazione
Ciclistica Italiana (FCI) e dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) visto
il rango cosmopolita, classe C2, della corsa. Ma tutto ha retto alla
perfezione, e anche di più: se ne sono accorti tutti coloro che al momento
della partenza dell’ultima corsa hanno guardato l’orologio e hanno letto 14.55:
cinque minuti di anticipo sul cronoprogramma più stretto e cadenzato di sempre.
Ecco, tutto ha retto alla perfezione grazie in
primis allo stretto legame di amicizia tra gli organizzatori, che ha permesso a
ogni singolo ingranaggio di incastrarsi perfettamente con il suo speculare,
disegnando un mosaico rosa che resterà nel cuore di tutti, all’ottimo lavoro
del comparto segreteria e giuria, alla dedizione di ogni singolo volontario. «Quello di oggi è un giorno da ricordare, per
lo sport di Jesolo e per tutto il ciclocross italiano – confida alla fine
Daniele Pontoni, che ha guidato l’organizzazione targata DP 66 Giant SMP – grazie agli amici fraterni della Romano
Scotti, con cui abbiamo lavorato fianco a fianco, alla splendida location del
Villagio Marzotto nella persona del dott. Volpe che ci ha ospitati, al comune
di Jesolo per aver creduto in noi. Ma
soprattutto grazie a tutti voi, popolo del ciclocross, disciplina che
finalmente sta arrivando ai livelli che le competono, riuscendo
contemporaneamente a dar lustro al territorio che ci ospita».
Questa è la festa del ciclocross, questa è la
famiglia del ciclocross. Queste sono sempre più le regole del gioco, affinché
con il Giro d’Italia Ciclocross a breve anche l’aggettivo "incredibile” non
vada più bene. In fondo è già realtà e non occorre crederci. Basta guardare.
La cronaca di tutte le 9 gare di giornata
DALLA
SABBIA EMERGE COMINELLI (Uomini Open) – Lo avevamo definito l’uomo per tutte le stagioni
e tutti i percorsi. Bene, Cominelli vola anche sulla sabbia. Anzi,
particolarmente sulla sabbia. Così il portacolori della Cycling Cafè, dopo una
partenza in sordina, bissa il successo di Cantoira, vincendo la gara regina,
uomini open, davanti uno straordinario Filippo Fontana (GS Carabinieri), che ha
ceduto solo sull’ultimo tratto in sabbia a poche centinaia di metri dal
traguardo. Terzo un altro veterano, Martino Fruet (Team Lapierre Trentino Alè),
mentre ai piedi del podio vanno Nicolas Samparisi e Stefano Capponi (sempre più
in rosa) racchiusi nel nocciolo di appena 20”. «Oggi era totalmente pianeggiante il tracciato e abbastanza tecnico
nella parte centrale. La sabbia era dura e insidiosa. Sapevo di potermi
difendere bene nella corsa a piedi e sono molto contento di questa prestazione.
Vengo dal podismo e correre a piedi per me è un punto di forza. Sto bene in
generale e sono riuscito ad amministrare su questo tracciato spettacolare».Le gare di 60 minuiti hanno sempre un andamento spettacolare: non finiscono
mai come sono iniziate! «Si, è
proprio così, vengo da un periodo in ottima condizione, volevo essere al 100% e
man mano ci sto arrivando. Al terzo giro go deciso di forzare, perché stando
davanti su percorsi simili è meglio, si trae solo vantaggio, potendo impostare
le traiettorie a proprio piacimento. Sulla sabbia sono rimasto tutto da solo e
di lì la gara è andata in discesa». La maglia bianca resta sulle spalle di
Federico Ceolin (Selle Italia Guerciotti Elite), 11° al traguardo.
FINALMENTE
CASASOLA (Donne Open) – Questa volta è andata diversamente. Sara Casasola
(DP 66 Giant SMP) oggi ha scompaginato le carte in tavola. Il copione a cui
eravamo abituati è stato completamente stravolto dalle altre tappe, non si è
visto più in azione il "trio delle meraviglie” e ha fatto una gara tutta in
solitaria, giungendo a braccia al cielo sul traguardo della gara (quasi)
casalinga, precedendo Gaia Realini (Vallerbike) e Silvia Persico (l’Equilibrio
MTB). «La gara era anche diversa dalle
altre – spiega infatti la maglia rosa - c’era
un bel pezzo da fare a piedi e sono riuscita subito a guadagnare qualcosina.
Poi ho mantenuto, è stata una gara diversa dal solito. Il tratto in sabbia mi
piaceva particolarmente, era duro e si sentirà sulle gambe nei prossimi giorni.
Ora andiamo in casa, vedremo cosa ci aspetta e daremo tutto come sempre –
conclude la brillante friulana, che studia matematica all’università di Udine -E se ci fosse fango non mi dispiacerebbe».
Tantissimi applausi sono però da tributare anche da Gaia Realini, che ha
condotto una gara nella fossa dei leoni, un’apparente cucciola indifesa che
tira fuori gli artigli e una grinta da manuale. La cifra della sua gara? Se è
vero che ha perso subito le ruote della Casasola è anche vero che ha tenuto a
brevissima distanza due top player del calibro di Silvia Persico (l’Equilibruio
MTB) e Rebecca Gariboldi (Cingolani) senza mai farsi raggiungere. «Ho perso subito la ruota di Sara Casasola,
però mi sono gestita sin dal primo giro, avevo paura che mi rientrassero dalle
spalle, ma ho portato sempre un bel passo sino all’arrivo – spiega
l’abruzzese classe 2001 in quota Vallerbike - Se dovesse arrivare fango mi difenderò come sempre, tenendo la ruota
delle più grandi e dando il massimo». Carlotta Borello (Cicli Fiorin) è la
migliore delle junior e questo non può che confermarla nella sua maglia bianca
di miglior giovane.
DEUTSCHE
MACHT, BRENNER BATTE TUTTI GLI JUNIORES ITALIANI –
Italia-Germania. No, non è quella del 4 a 3, in questo caso sono i teutonici a
lasciare a secco gli Italiani grazie all’assolo e alla meravigliosa cavalcata
di Marco Brenner (RSG Ansbach, Team BEACON) che ha messo
in fila tutti gli azzurri, incapaci di una reazione collettiva all’ottima
condotta di gara del tedesco, che ha avuto il suo punto forte proprio sul
tratto più tecnico della corsa, ovvero quello in spiaggia. «Vincere in Italia e arrivare davanti la
maglia rosa è stato davvero bello, non sono partito molto bene, ma poi mi sono
ripreso, sono entrato nel gruppetto dei primi dieci e tutto si è deciso sul
tratto in sabbia, che ho affrontato in bici per la prima parte e poi tanta
corsa a piedi. Ho vinto lì. –
racconta il tedesco, la cui mamma è italiana - Correre contro gli italiani è stato bello, in Germania non ci sono
queste gare grandi, l’atmosfera del Giro mi è piaciuta tanto, c’era tanta
gente, tanto calore, siete fantastici. E sono prontissimo per i Campionati
Europei!»
L’unico che ci ha creduto sino alla fine è stato
Filippo Agostinacchio (Team Bramati), che giustamente sul traguardo festeggia
non tanto di essere il primo degli italiani, quanto l’agognata maglia rosa, che
assume un valore aggiunto se si conteggia la corsa mancante (era assente a
Ferentino). Ci eravamo lasciati quattro giorni fa con la promessa della maglia
rosa, ed eccoci qua. «È una sensazione
bellissima, la rincorsa è terminata, adesso sono io in maglia rosa, comincia il
percorso da preda e non più da predatore – spiega uno spigliatissimo
Agostinacchio, che nella vita di tutti i giorni frequenta il liceo scientifico
– indirizzo tecnologico, nella città di Aosta - Ci sarà da difenderla nelle ultime due tappe. Oggi il tedesco andava
davvero forte a piedi, ho cercato di restare a ruota al penultimo giro, ma poi
ha allungato. Il primo contatto con la sabbia è stato traumatico, a piedi è
impegnativo, poi era davvero lungo».
Completa il podio Cristian Calligaro (Ktm Alchemist
Selle SMP Dama) mentre resta ampiamente fuori dai giochi la maglia rosa uscente
Daniel Cassol (DP 66 Giant SMP), 18° al traguardo e mai della partita. Davvero
una giornata no per lui.
MAI
COSI TANTI ALLIEVI: IN 200 AL VIA – Non era mai capitato, nelle recenti edizioni del
Giro d’Italia Ciclocross, che si dovesse sdoppiare la partenza degli allievi,
iscritti per un totale di oltre 200 atleti. A dimostrazione dei numeri record
raggiunti a Jesolo le donne allieve hanno corso separatamente dai ragazzi e ciò
ha dato occasione di grande spolvero alla sfida rinnovata tra Federica
Venturelli (Cicli Fiorin) ed Eleonora Ciabocco (Di Federico Pink), che come già
avvenuto nelle altre tre tappe non si sono separate un attimo, giungendo al
traguardo appaiate. La volata ha favorito la maglia rosa con i colori Fiorin,
ma la battaglia è ancora lunga. Terza Elisa Viezzi (DP 66 Giant SMP), che per
un pelo non si è rifatta sotto nella volata finale.
Tra i ragazzi Filippo Gallio della Fox Team si è
reso protagonista di una gara sempre all’attacco, con scatti e controscatti,
che gli son valsi quel quid in più per battere Federico De Paolis (Race
Mountain Folcrelli) e Marco Betteo (Racing Team Rive Rosse): «Jesolo è stata una bellissima esperienza,
all’inizio ho controllato un po’ la gara, ma il mio avversario è stato più
forte sulla sabbia – ha commentato la maglia rosa De Paolis - Sono motivato per la sfida nelle prossime 48
ore, questa maglia rosa mi dà morale e se in futuro ci fosse fango saremmo
ancora più contenti».
PICCOLI
MA IRRESISTIBILI – Direttamente dall’Alto Adige Sudtirol è Anna Sinner
(Sunshine Racers Nals) la più brava delle giovanissime G6, che hanno corso su
un percorso ridotto, la prima categoria a scendere sul percorso. Alle sue
spalle Sofia Guichardaz (XCO Project) e la sorella d’arte Nadia Casasola
(Libertas Ceresetto Pratic). Tra i ragazzini è il volto conosciuto di Ettore
Fabbro (Libertas Gradisca Friuli) ad alzare le braccia al cielo, mentre
Riccardo Da Rios (Sanfiorese) e Federico Ballatore (Pedale Ronchese) completano
il podio di una batteria record per la fascia d’età, che ha visto ai nastri di
partenza ben 85 G6. Nella speciale classifica ID-2 si riconferma in rosa
Daniele Peschi. La carica dei 95 esordienti secondo anno ha regalato emozioni a
secchiate (di sabbia) sia in campo maschile che femminile. Tra le fanciulle si
è rivista la sfida Anita Baima – Beatrice Temperoni, vinta anche questa volta
dalla piemontese della Cicli Fiorin. Baima bissa così il successo di Cantoira e
mette altri quattro punti di distacco dalla ligure della Ciclistica Bordighera.
Arianna Bianchi, del team Piton, ha approfittato delle schermaglie delle due in
testa pèer rifarsi sotto e per poco non arrivava a sprintare. Poco male, per
lei c’è un ottimo terzo posto. È servita una volata a tre su corto rettifilo di
arrivo per assegnare il GP Città di Jesolo tra gli Esordienti Uomini, che al
termine di una corsa davvero incerta è stato vinto da Stefano Viezzi su
Nicholas Travella (Cicli Fiorin, sempre più in rosa) e Stefano Sacchet
(Sorgente Pradipozzo)
I
MASTER SUL PERCORSO PIÙ DIFFICILE – Spettacolo garantito, come sempre, con i tanti
cicloamatori, che anche questa volta hanno costretto alla divisione delle
partenze. In prima fascia la corsa è stata incerta sino alla fine, con Yari
Cisotto della Fox Team che alla fine ha firmato alla grande la sua prima
vittoria di tappa al Giro d’Italia Ciclocross. Podio condiviso con Marco Del
Missier (Team Friuli Sanvitese) e Gabriele Merlino (Radical Bikers), mentre la
maglia rosa resta saldamente sulle spalle di Giovanni Gatti, 5° al traguardo.
In fascia due continua il dominio incontrastato, l’unico di tutti i girini ad
aver vinto tutte e quattro le gare disputate. Tutto come da copione anche a
Jesolo, dove il laziale si è imposto davanti un ottimo Luigi Carrer (Team
Eurobike9, giunto a 48” dopo un lunghissimo inseguimento. Sul terzo gradino del
podio l’eterno rivale (di entrambi) Gianfranco Mariuzzo, del team Santa
Marinella Cicli Montanini. Vittoria in grande stile, tra le donne master, per
Chiara Selva (Spezzotto), alla sua prima comparsa al GIC come anche Ilenia
Lazzaro (UC 2000), la giornalista-ciclista che chiude con un bellissimo
argento. Terza Sabrina Di Lorenzo (ASD Di Lorenzo), con una maglia rosa sempre
più in cassaforte.
RICAPITOLANDO
GARE DELLA
MATTINA | MOORNING RACES
·
Master Fascia 1 | Maglia
Rosa-azzurra (Pink and blue Jersey): Giovanni Gatti (Team Castello Race
Mountain)
·
Master Fascia 2 | Maglia
Rosa-azzurra (Pink and blue Jersey): Massimo Folcarelli (Race Mountain
Folcarelli)
·
Master Donne | Maglia
Rosa-azzurra (Pink and blue Jersey): Sabrina Di Lorenzo (ASD Di Lorenzo)
·
Promozionale G6 Maschile
·
Promozionale G6 Femminile
·
Esordienti Uomini | Maglia
Rosa-azzurra (Pink and blue Jersey): Nicholas Travella (Cicli Fiorin)
·
Esordienti Donne | Maglia
Rosa-azzurra (Pink and blue Jersey): Anita Baima (Cicli Fiorin)
·
Allievi Uomini
| Maglia Rosa-azzurra (Pink and
blue Jersey): Federico De Paolis (Folcarelli Race Mountain)
·
Allieve Donne
| Maglia Rosa-azzurra (Pink and
blue Jersey): Federica Venturelli (Cicli Fiorin)
·
Paralimpico ID-2/ID-3 | Maglia
Rosa-azzurra (Pink and blue Jersey): Daniele Peschi (TRZ Cycling Team)
GARE DEL
POMERIGGIO | AFTERNOON RACES
·
Juniores Uomini | Maglia Rosa (Pink
Jersey): Filippo Agostinacchio (Team
Bramati)
·
Donne Open
| Maglia Rosa (Pink Jersey): Sara
Casasola (DP 66 GIANT SMP) – Maglia Bianca (White Jersey): Carlotta
Borello (Cicli Fiorin)
·
Uomini Open
| Maglia Rosa (Pink Jersey): Stefano Capponi (Pro Bike
Riding Team) – Maglia
Bianca (White Jersey): Federico Ceolin (Selle Italia
Guerciotti Elite)
DOMANI
E DOPODOMANI GIA A OSOPPO – La carovana rosa dell’ASD Romano Scotti è già in
viaggio verso il Friuli per portare il Giro d’Italia Ciclocross in casa egli
amici storici del Jam’s Bike Team Buja. A Osoppo, in provincia di Udine, in una
terra super fertile per il Ciclocross Italiano, si celebrerà il 13° memorial
Jonathan Tabotta. Nemmeno il tempo per rifiatare ed eccoci nuovamente in pista:
le prove ufficiali sul tracciato del Parco del Rivellino si terranno domani
dalle ore 14:00 alle ore 16:00, prima dell’attesissima conferenza stampa, alla
quale tutto il popolo del ciclocross è invitato, alle ore 18 presso la sala
consiliare del comune di Osoppo, un momento che sarà molto simbolico per tutto
il ciclocross nazionale. Il motivo? Per scoprirlo basta venire in conferenza!
Le gare saranno poi domenica. Il sogno rosa continua.
Ufficio Stampa
A.S.D Romano Scotti