L’incoscienza dei vent’anni, il coraggio di una
vita. Vince chi più osa e così quando ha capito di avere le gambe giuste al
momento giusto è partito e non lo ha preso più nessuno. Per Federico Ceolin,
nuovo acquisto della squadra di patron Guerciotti al Giro d’Italia Ciclocross
arriva la maglia rosa e la maglia bianca dopo aver animato la corsa open con
una lunghissima fuga solitaria. Sul campo delle Molazzete di Ferentino, dove
l’entusiasmo organizzativo della MTB Leda Ferentino Bikers ha incontrato
l’affetto e l’esperienza dell’ASD Romano Scotti per la prima tappa
dell’undicesima edizione, Il giovane Ceolin corona una giornata di festa del
ciclismo, in cui 720 atleti, tra agonisti, master e giovanissimi (compresa la
promozionale per i G1-G5 disputata sempre all’interno del Parco delle Molazzete),
si sono confrontati all’insegna della comune passione, quella del ciclocross.
Inizialmente scortato dal compagno Stefano Sala, che
man mano ha perso contatto, è stato a lungo inseguito da Stefano Capponi,
tenace ma tutto sommato a bagnomaria. Perché alle sue spalle rinvenivano sempre
più prepotentemente Antonio Folcarelli e Martino Fruet. Merita una menzione
d’onore il giovane laziale, maglia rosa uscente; Folcarelli è infatti caduto in
partenza e ha fatto segnare tempi sul giro stratosferici, rimonta compresa,
prima di doversi accontentare della piazza ai piedi del podio per via di una
sfortunata rottura del cambio. Proprio nel momento in cui il gap del veneziano
Ceolin sembrava aver raggiunto la soglia minima, il trentino Fruet è partito in
contropiede. Sembrava la fotocopia di Piani di Luzza del 2018, ma ha trovato
però pronto Capponi, che non si è lasciato sfuggire un felice transito sotto la
bandiera a scacchi. Come secondo, però, perché poco più avanti Ceolin stava già
festeggiando due colori decisamente insoliti per La Selle Italia Guerciotti: il
bianco e il rosa. «Sono super felice di come ho corso – ha commentato come per
conferma il veneto - Siamo partiti subito
forte e dopo due giri mi sono trovato da solo e ho provato sino alla fine. È
grandioso essere arrivato sino in fondo resistendo alle rimonte. Dedico questa
vittoria alla squadra che mi ha dato fiducia quest’anno e al mio allenatore. Il
ciclocross d’inverno è tutto».
Questa di Ceolin, dunque, è solo la punta
dell’iceberg di una giornata perfetta. L’undicesima edizione del Giro d’Italia
Ciclocross è davvero partita sotto una buona stella (in fondo il sole splendeva
alto in cielo). Percorso veloce, ma al tempo stesso estremamente tattico e
complesso da interpretare, difficoltoso sul finale a causa dei numerosi
sobbalzi e della morbidezza a tratti del terreno. «Quello di oggi è stato il miglior benvenuto che potevamo aspettarci– ha commentato Sergio Scotti, vice presidente dell’ASD Romano Scotti – una festa in cui tutti ci siamo ritrovati
grazie alla meravigliosa ospitalità della MTB Leda Ferentino Bikers della super
presidentessa Ornella Amantini e del sindaco Antonio Pompeo. Grazie a tutti,
specialmente a quelli che hanno fatto centinaia di chilometri per venire qui da
noi. Abbiamo rotto il ghiaccio e sono sicuro che tutti i prossimi organizzatori
affronteranno l’avventura con la giusta carica di entusiasmo».
BARON(ESSA)
IN ROSA – Non sono mai avare di emozioni le gare femminili al Giro d’Italia
Ciclocross. A maggior ragione se in gara ci sono le migliori tre del panorama
under 23 italiano. Cosa aspettarsi, in fondo, da nomi del calibro di Sara
Casasola, maglia azzurra della DP 66 Giant SMP, Francesca Baroni (Selle Italia
Guerciotti) e Gaia Realini (Vallerbike)? Non c’è dubbio, una gara incerta, tiratissima
e spettacolare sino alla fine. Basti pensare che le tre se le son suonate di
santa ragione senza mai riuscire a fare la differenza. Almeno sino all’ultimo
giro, quando l’affondo della Casasola ha sfilacciato il trio. Giochi fatti?
Tutt’altro, la Baroni recupera, mette il turbo e supera l’avversaria sul
rettilineo d’arrivo, conquistando la maglia rosa con un urlo liberatorio. Che
sia la rivincita di Milano? Chissà, quel che conta è che lo spettacolo sarà
garantito per tutto il Giro. «La corsa si
è decisa davvero negli ultimi 10 metri con la volata finale – ha spiegato
la Baroni, neo maglia rosa del GIC - Devo
dire che dall’ultima curva sono uscita per seconda e non sapevo come sarebbe
potuta andare a finire, mi son detta o la va o la spacca e ce l’ho messa tutta
sino alla linea d’arrivo. Sono contenta come è andata questa gara, con cambi di
ritmo e fino all’ultimo eravamo in tre a lottare per la vittoria. Questi
colori, poi, i colori del Giro d’Italia Ciclocross, stanno bene su tutto, ma su
quelli della Guerciotti ancora di più».
E le sorprese non sono finite. La maglia bianca
della miglior giovane, assegnata alla categoria junior, è andata a una
strepitosa Lucia Bramati al termine di una intesa sfida con Nicole Pesse. Un
festeggiamento sul traguardo che tradisce la gioia della conquista della maglia
bianca «Sono felicissima di essere
partita così, è stata una grande lotta con Nicole che si è conclusa con una
volata vincitrice- è il commento di una felice Lucia Bramati con il bianco
e il rosa sulle spalle - Oggi era un
percorso abbastanza veloce, di quelli che mi piacciono. Non credevo di fare
così bene, ma cercherò di difendere la maglia anche su tracciati più tecnici. E
poi devo dire che il salto di categoria si sente, queste qui vanno forte eh
(ride, ndr). Non si scherza più, si comincia a far sul serio, è quello che ho
sperimentato all’estero già da due settimane».
PER
CINQUE CENTIMETRI (JUNIORES) - Gestire la pressione della prima gara importante di
stagione è difficile forse più di vincere per soli cinque centimetri. Lo sa
bene Daniel Cassol (DP 66 GIANT SMP) che solo dopo la linea d’arrivo ha avuto
la certezza di aver vinto la tappa e soprattutto la maglia rosa dopo una
incertissima gara Juniores. A farne le spese un generoso Manuel Capra (Veloce
Club Borgo) dopo aver dettato il ritmo per tutta la gara: «Avevo già corso in Repubblica Ceca, ma non era andata benissimo. Oggi
partivo carico e pronto a fare una bella gara. È andata bene, siamo rimasti in
due e ho cinto per cinque, forse tre centimetri. Io sono rimasto coperto, ha
tirato Manuel (Capra, ndr) e io ho
disputato la volata, dando energia alla mia velocità». In realtà tutta la
gara è stata spettacolare, caratterizzata dalla fuga di un trio (c’era anche
Davide De Pretto della Borgo Molino Rinascita Ormelle, che ha ceduto negli
ultimi due giri) e da un’accesa rimonta, poi non del tutto concretizzata,
guidata dal biscegliese Ettore Loconsolo (CPS Professionale e 4° al traguardo).
LA
CARICA DEI CENTOVENTI (ALLIEVI) - Una gara tiratissima e molto tattica. Ma alla
fine ha vinto e ha vinto in casa. Un’emozione che difficilmente dimenticherà Federico
De Paolis (Folcarelli Race Mountain), anche perché gli è valsa la maglia
rosa nella categoria Allievi al termine di una corsa interessante e soprattutto
satura di atleti, con ben 120 giovani ciclisti al via tra i 15 e i 16 anni.
Tappa vietata ai cardiopatici, questa di apertura dell’11° Giro d’Italia
Ciclocross, visto che sino all’ultimo momento è rimasta incerta. L’eccessiva
strategia ha forse frenato le gambe di Ivan Carrer (Team Eurobike, poi secondo)
e Filippo Borello (Cicli Fiorin, 3°), fatto sta che De Paolis ha saputo leggere
la corsa e scattare al momento giusto. «È
un’emozione stupenda, sono molto contento visto che è il primo confronto con i
migliori d’Italia – ha dichiarato la neo maglia rosa- Sono andato in fuga perché sentivo la gamba migliore degli altri e son
riuscito a portare il vantaggio sino all’arrivo. Tenere dietro due avversari
come Carrer e Borello è una grande emozione, li ho già battuti altre volte e
quindi sapevo come gestirmi; non ho dato il massimo perché sapevo ce da loro ci
si può aspettare il rientro in qualsiasi momento. Ho forzato solo quando ho
avuto la certezza di potercela fare». Gli ha fatto eco Ivan Carrer(che l’intervista l’ha ascoltata tutta, ndr): «A lungo è sembrato che riuscissi fino alla fine a rientrare, ma
Federico De Paolis ce l’ha fatta per una manciata di metri. Ci è mancato uno
spunto di forza in più. Non ho aperto il gas sin da subito perché i compagni di
fuga sono tutti pericolosi velocisti e finisseur. Ho atteso a lungo ma forse
troppo e Federico De Paolis ha allungato in modo decisivo. Dalla gara di oggi
sembra che il Giro d’Italia sia estremamente equilibrato e incerto, oggi è
stata la prima sfida con tutti i migliori d’Italia. L’importane è essere già
tra i primi, il resto si vedrà».
Gara fotocopia con quella dei ragazzi, incerta,
aperta e veloce. Ha prevalso, di cuore e di gambe Federica Venturelli (Cicli
Fiorin) che ha lottato a lungo con Eleonora Ciabocco (Team Di Federico
Pink) per poi batterla in volata. «La
corsa è sempre stata aperta, eravamo un gruppetto con dentro 3-4 atlete,
all’ultimo io e Eleonora Ciabocco abbiamo allungato – ha spiegato la
Venturelli -. Sono pronta a difendere la
maglia anche su terreni molto più complessi di quello di oggi, che era
estremamente veloce. Io sono stradista e nei tratti tecnici soffro
maggiormente, ma difenderò con tutta me stessa questa bellissima maglia».
LE
NUOVE E LE FUTURE PROMESSE – È Nicholas Travella (Cicli Fiorin) il migliore in
assoluto della categoria Esordienti secondo anno, vincendo su Stefano Viezzi
(Libertas Ceresetto) e Matteo Gabelloni (Team Bramati). La migliore delle
fanciulle è stata Anita Baima (Cicli Fiorin) dopo una bella lotta con Beatrice
Temperoni (Ciclistica Bordighera) e la locale Eleonora La Bella (Punto Bici
Aprilia). Daniele Peschi (TRZ Cycling Team) ha vestito la sua prima maglia rosa
ufficiale nella speciale classifica dedicata alla categoria ID-2, mentre i
migliori della promozionale G6 (non valida per la maglia rosa) sono stati
Cristian Barra (Elba Bike) e Elisa Ferri (GS Olimpia Valdarnese).
LO
SPETTACOLO DEI MASTER – Tantissimi i cicloamatori al via, circa 140,
tanto da costringere gli organizzatori a una doppia partenza. La gara dei Master
Fascia 2 va a Massimo Folcarelli, che vince su Maurizio Luigi Carrer e Gianni
Panzarini in una fotocopia del 2018 qui in Ciociaria, tra le donne il successo
e la maglia sono tutti per la laziale Sabrina Di Lorenzo. Nella prima fascia
strepitosa vittoria di Fabrizio Trovarelli in volata su Leonardo Caracciolo e
Giovanni Gatti. A poca distanza Marco del Missier e Jarno Calcagni.
RICAPITOLANDO
GARE
DELLA MATTINA
Master
Fascia 1 | Maglia Rosa-azzurra: Fabrizio Trovarelli
Master
Fascia 2 | Maglia Rosa-azzurra: Massimo Folcarelli
Master
Donne | Maglia Rosa-azzurra: Sabrina Di Lorenzo
Promozionale
G6 Maschile
Promozionale
G6 Femminile
Esordienti
Uomini | Maglia Rosa-azzurra: Nicolas Trabella
Esordienti
Donne | Maglia Rosa-azzurra: Anita Baima
Allievi
Uomini | Maglia Rosa-azzurra: Federico De Paolis
Allieve
Donne | Maglia Rosa-azzurra: Federica Venturelli
Paralimpico
ID-2/ID-3 | Maglia Rosa-azzurra: Daniele Peschi
GARE
DEL POMERIGGIO
Juniores
Uomini | Maglia Rosa: Daniel Cassol
Donne
Open | Maglia Rosa: Francesca Baroni - Donne
Junior e Maglia Bianca: Lucia Bramati
Uomini
Open | Maglia Rosa: Federico Ceolin - Maglia Bianca: Federico
Ceolin
PROSSIMO
APPUNTAMENTO TRA 7 GIORNI A CORRIDONIA – Si va in casa della Marche Italia Tour e
nell’accogliente logistica del parco commerciale Corridomnia. Li, nella
provincia di Macerata, tra sette giorni esatti tornerà in scena la magia
del’11° Giro d’Italia Ciclocross.
Ufficio Stampa
A.S.D Romano Scotti
Roberto Ferrante